Cosí come all’inizio fu la Voce
a dare vita al mondo, oggi risveglia
in una luce elisia quel comando
embrioni, larve, semi, e ne fa corpi
alati, foglie, petali: risorgono
dal buio e sono esseri vibranti,
un palpitare d’anime nell’aria
lieve di primavera. Nel sepolcro
Lui si solleva dalla morte e splende.
Sulla terra redenta l’erba vince
la pietra, un’armonia ordina il nucleo
segreto dell’esistere. È un rimando
corale del vivente al canto nuovo.
Si sciolgono catene nel profondo
covo dell’odio: libertà, perdono
fioriscono alle labbra mentre andiamo
luminosi, leggeri. E Lui con noi.
Fulvio Di Lieto