Si strappano le vesti i pacifisti
nostrani quando piovono le bombe
sulla Siria, l’Irak o la Somalia,
e sparano i ribelli in Venezuela
e nei campi minati un po’ dovunque
perdono gambe e braccia i contadini
e i droni pilotati da nessuno
colpiscono un fellah mentre partecipa
a un matrimonio della sua tribú.
Ma ora viene fuori che Leonardo
s’è fatto trafficante e non Gioconde
dipinge per la gioia di chi guarda,
ma vende ai petrolieri del Kuwait
gli Eurofighter, facendo primeggiare
l’Italia tra i paesi fornitori
d’armi, e non soltanto bombardieri
ma bombe, razzi, missili e siluri
con gli accessori e i pezzi di ricambio.
La patria di Francesco e Beccaria,
di Rita, Caterina e Padre Pio,
s’è messa a trafficare in armamenti:
ben quindici miliardi l’anno scorso
finiti nelle casse delle imprese
che della guerra fanno un tornaconto
e di portare morte una virtú.
Il cronista