Schiocca la frusta del maestrale e scuote
il mare calmo, ne solleva masse
di liquido cristallo, che s’inarcano
in dossi e creste spumeggianti, corrono
quei cavalli sbrigliati, poi si avvitano
in spirali che predano dall’aria
sprazzi di luce smeraldina, portano
nel vortice salino meraviglie
d’alghe, coralli, nautili, sirene.
Se prendi quella giusta, sei nel flusso
delle cose che furono e saranno.
Se incontrerai la mia, sarà la vita
odorosa di acerbe intensità,
avvolgente, umorosa, pronta a nascere
in un guscio di perla, chiara luna
memore di gardenie, gigli e neve.
Poi nella scia le trecce di sargassi
annunceranno isole e l’approdo
nella sabbia, un velluto i nostri corpi,
integri come fosse il primo giorno,
il tempo una risacca, i giorni trine
e merletti di schiuma, andirivieni
d’ore felici, onda dopo onda.
Se incontri quella giusta, tu cavalcala
nella corrente che ti porta a me.
E sarà il germe da cui nasceranno
alghe, coralli, nautili, sirene.
Rifioriranno terre inaridite,
ritornerà sorriso ogni dolore.
Fulvio Di Lieto