Sul Mistero del Fantoma II - Appendice

Esoterismo

Sul Mistero del Fantoma II - Appendice

Si tenterà di fare qualche digressione sulla scrittura stellare: su quel ‘Tempo di Saturno’, cosí significativo per comprendere il mistero del Graal e la saga di Parsifal. Si prenderà in esame un’opera del Dottore che, da un certo punto di vista, può essere considerata come un abbecedario per imparare alcune singole lettere, parole e ritmi di quella scrittura: Il Calendario dell’anima (O.O N° 40).

Il cammino interiore di Parsifal si svolse durante molti anni: se confrontato con le settimane del Calendario dell’anima, può essere visto come il ripetersi di un ciclo di nove mesi partente dalla Pasqua, o dieci lunazioni in cui avvengono una fecondazione, una gestazione e una nascita spirituali. I tre mesi (o le tre lunazioni rimanenti in cui cade la Pasqua), servono, come avviene dopo la nascita fisica, per consolidare, rafforzare quanto già raggiunto, e per reiniziare un nuovo ciclo, un nuovo anno, avvalendosi dei frutti del precedente:

 

  • Primo arrivo al castello del Graal ‒ tempo di Saturno-Cancro:

     13a settimana – Pensare universale di Uriele dall’alto – dono/fecondazione della Parola universale

     Concepire di Gabriele dal basso; dall’alto nella 38a-39a settimana

 

  • Esperienza del Venerdí santo ‒ tempo di Pasqua-Ariete/Toro:

     52a settimana – Guarire con il respiro di Raffaele dall’alto – comunione Essere Spirito/essere uomo

     Sentimento di Resurrezione di Michele dal basso; dall’alto nella 26a settimana.

 

Tra questi due momenti, dal 21 giugno (inizio segno del Cancro) al 21 marzo successivo, inizio segno dell’Ariete-Agnello), passano esattamente 9 mesi, o 39 settimane, o 273 giorni, o 10 cicli lunari: comunque tre quarti di anno, cioè quanto occorre a un germe fisico umano fecondato per ‘uscire alla luce’. Con l’11a settimana del Calendario dell’anima, iniziano le settimane del Sole in Cancro, e la 13a è la centrale; in essa l’anima umana in espansione raggiunge le massime altezze cosmiche seguendo il Christo: «Ed io sono nelle altezze dei sensi».

Raffaello «Visitazione»

Raffaello «Visitazione»

La fine di questa 13a, il 6 luglio, cade 13 giorni (13 notti) dopo il 24 giugno: festa di Giovanni, tale periodo è situato, nel ciclo dell’anno, esattamente all’opposto delle 13 Notti sante del periodo natalizio. In piú, poiché si sa che Giovanni il Battista fu fecondato sei mesi prima del Gesú nathanico (Maria visitò sant’Elisabetta gravida già al sesto mese), è dovuto nascere sei mesi prima di Gesú: nella notte della sua festa fra il 24 e il 25 giugno, polarmente opposta a quella del 24/25 dicembre, Da quanto premesso, se ne trae la conclusione che Maria fu fecondata dallo Spirito Santo nel periodo pasquale (1a settimana del Calendario col Sole in Ariete/Agnello), mentre Giovanni lo fu in quello di Michele (26a settimana con il Sole in Bilancia/Michele). Si potrebbero citare altri nessi, considerando come variano le altezze delle curve tracciate ogni giorno nel cielo da Sole e Luna, ma non volendo oberare troppo questo scritto, si lascia la ricerca dei significati ai volenterosi ricercatori.        

Si è visto, quindi, che nella scrittura stellare si può leggere come, nel tempo del Cancro, l’umanità sia fecondata spiritualmente ogni anno. Si può riscontrare questo nel Calendario dell’anima di Rudolf Steiner? Nelle settimane contenute nel periodo del Cancro, i contenuti dei motivi/mantram testimoniano tutto ciò?

Si presenteranno, ora, notizie relative a due forme di fecondazione legate alla scrittura stellare: la prima, di natura corporea, è quella che avveniva, presso gli antichi popoli del nord Europa, nel periodo dell’equinozio di primavera. Passate 10 lunazioni di gestazione, si decretava spiritualmente speciale il primo bambino maschio nato dopo la mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre successivo; i richiami alla futura nascita dell’Anima Nathanica sono evidenti. La seconda forma di fecondazione, di tipo spirituale, avviene nelle altezze universali durante e dopo la 13a e la 14a settimana del “Calendario dell’anima”. Quando l’anima umana, nel suo volo di espansione nel cosmo è giunta alle massime altezze estive, seguendo e unendosi inconsciamente al Christo-Sole che irradia dal Cancro, allora da quest’unione fluisce in essa una “forza-dono” che, nella 17a settimana, è detto procedere proprio dalla “Parola universale”. L’anima, poi, inizia a contrarsi in se stessa come quella della Terra, e nelle settimane dalla 19a alla 26a, seguendo Michele che ora precede il Christo, diverrà capace di riportare nella corporeità quel dono e le forze che Madre-Natura ha dispiegato nell’estate. Questo dono celeste dovrà essere custodito nell’anima umana, covato e nutrito spiritualmente nelle 13 settimane successive, per avviarsi a far nascere il proprio sé superiore nelle settimane 38a e 39a, quelle di Natale e delle 13 Notti sante. Poi, con altre 13 settimane, questo sé si potenzierà con nuove forze destate nell’umano, capaci di aiutare creativamente il divenire del mondo, fino a  raggiungere la Settimana santa successiva, la 52a. Alla fine di questo ciclo-ritmo, l’Io umano che si è reso capace, grazie a quel dono estivo, di far nascere, crescere e rendere creativo il sé, può liberamente decidere di rinunciare in parte a quel frutto, sacrificandolo per amore del divenire del mondo e di se stesso, con ciò potenziandolo col rinnovare questo rito a ogni Pasqua.

Io sonoGià nel mantram della settimana N° 24, si vede come lo Spirito dell’universo, per mezzo dell’uomo veramente volente, avanzi, a sua volta, nella conoscenza di se stesso, e nel realizzare ciò, inizi a creare nell’anima umana, dopo i sogni estivi di questa, il frutto di volontà del sentimento di sé. Nel motivo della settimana di Michele si vede come l’uomo, poggiandosi sull’elemento della Madre Natura (Mater-Materia), che vive dai primordi avvolta nella sua volontà, tempri con questa gli impulsi del suo Spirito, del suo Io superiore, facendo sorgere il sentimento del sé quale germe dello Spirito universale. Nell’elemento igneo della nostra volontà giace da sempre il principio materno, la Natura-Demetra che, fecondata dalla Parola cosmica nel tempo del Cancro (dal principio maschile dello Spirito universale), nutre questo germe del sé, dell’Io, questo “dono” ricevuto nell’anima. Si rileggano e meditino i versi finali del libro del Conte di Saint-Germain Vita impersonale – Io sono:

 

Io sono l’Unigenito che procede

dal Padre e dalla Vergine Madre,

Eterna, Genitrice, Matrice dell’Universo.

 

Questo germe, oltre che nel grembo della Terra, dovrà essere riscaldato, covato e custodito nell’anima umana sino al periodo di Natale (settimane 38a e 39a – 13 Notti sante), per nascere, come “figlio dello Spirito nel grembo dell’anima”, finalmente “disincantato”, non piú “incantato” com’era avvenuto nella 15a settimana. Per cui, tutto ciò genererà a Natale, sulla Terra e nell’uomo, il “frutto celeste della speranza” che, sino alla futura Pasqua, maturerà in una nuova crescita evolutiva individuale e universale. Questo cammino troverà il suo compimento nella 50a settimana, dove l’Essere del divenire universale parlerà, ricolmo di gioia, all’Io dell’uomo, per manifestargli di aver raggiunto in lui la sua vera mèta. In ciò che si svolge nel ciclo annuale ‒ articolato in quattro periodi di 13 settimane: quattro periodi che terminano con le settimane 13, 26, 39, 52, formanti una perfetta croce ideale nel ciclo delle 52 ‒ si esprime il mistero della Parola universale, del Pensare creatore universale. Già dai numeri appena citati si comprende che, in realtà, qui si entra nella sfera dei ritmi universali, i quali sono particolarmente in relazione con quelli del nostro cuore e del nostro respiro (meditazione della Pietra di fondazione); quei ritmi governati dal Christo che, continuamente, grazia le anime umane quando avvertono il richiamo del loro Io che le incita: «Anima umana…./Poiché la volontà del Christo domina all’intorno/nei ritmi universali colmando di grazia le anime».

CALENDARIO DELL'ANIMASi è voluto solo accennare a queste realtà, perché tra il Calendario dell’anima e l’Io proprio deve instaurarsi un dialogo del tutto intimo e autonomo, minimamente influenzato da interpretazioni che, pur se giuste e vere, rischiano di attutire la musica spirituale che, con poetica forza, deve risuonare nei cuori di chi frequenta assiduamente quelle 52 “Stanze cosmiche del­l’anima”. Perciò si presenteranno, ponendoli a confronto, solo alcuni mantram, in particolare quelli delle settimane che formano come una croce cardinale nel ciclo annuale.

La presentazione delle settimane tiene pieno conto di un’importantissima scoperta di Steiner, quella per cui il tempo presente nasce dal confluire di due correnti temporali: quella eterica procedente dal passato al presente e quella astrale procedente dal futuro al presente. Si dovrà immaginare una lemniscata, il cui punto d’intersezione rappresenta sia la 1a settimana  di Pasqua che quella della 52̑ a settimana di Pasqua. Da lí, con moti di senso opposto, si dipartono le due correnti del tempo citate, per cui la prima parte dalla 1a settimana, l’altra dalla 52a secondo questo andamento reciproco: 1-52; 2-51; 3-50; 4-49, e cosí via, per confluire nelle settimane 26a e 27a, per poi dipartirsi di nuovo in sensi opposti, e ricongiungersi con le settimane 1a e 52a.

Con questo criterio si riportano i seguenti mantram, in cui gli stessi versi rivelano le correlazioni tra le divenienti esperienze dell’anima, e le relative situazioni celesti (traduzione di Claudio Gregorat):

Mantram 1Mantram 2

Mantram 3

 

Si potrebbe continuare riscontrando con sempre maggior evidenza che per ogni settimana, a partire dalla Pasqua, in quella temporalmente collegata è descritta l’esperienza futura che aspetta l’anima, ove questa sperimenti giustamente quella della settimana da meditare, e cosí via per quelle successive.

In ogni settimana l’anima vive gli effetti di quella sperimentata nel passato, ma intanto pone i germi di quanto vivrà nella settimana futura correlata: con ciò essendo sempre posta nel presente della loro confluenza.

Anche qui, si lascia il compito a coloro che, liberamente motivati, vorranno scoprire nel Calendario un ‘Cammino’: quello che li porterà a ringiovanire il proprio corpo eterico con l’Essere cosmico Madre Natura-Iside-Sophia-Saggezza-Maria, e forse a sperimentare il Christo nella sfera eterica della Terra, dove li attende per congiungerSi agli Io che avranno bussato alla Sua porta.

 

Mario Iannarelli