VARIAZIONE SCALIGERIANA N° 106
«Se si volesse sinteticamente esprimere che cos’è la Vergine Sophia, si dovrebbe dire che è il superamento del riflesso nel pensare e nel sentire. Grazie a tale superamento, l’anima vera del pensare e del sentire si volge all’Io come al suo essere originario, rendendo operante il Christo che le è interno».
Massimo Scaligero, Iside-Sophia, la dea ignota
Nella matrioska silenziosa della Vergine Sophia è operante la Voce del vero Io, l’Io-Christo. L’anima lunare si risveglia alla Luce solare, rivive nel pensiero vivente, opera catarsi nel sentire.
Lascia spazio, entra nell’antispazio, genera nuove connessioni nel pensare e nel sentire.
Il Christo è sciolto dai chiodi della sua croce, dalla sua corona di spine e dai legacci dell’anima decrepita e annegata nell’odio e affogata nel pensiero riflesso.
La Vergine Sophia ha scoperto la Luce e l’effonde negli Esseri che la riconoscono.
Angelo Antonio Fierro