Con un gran botto e un nugolo di fumo
è partita la sonda Parker Probe,
diretta, pare, a frequentare corsi
di studio sulla vita e la natura
del Sole. Starà fuori nello spazio
il tempo necessario a procurarsi
un master sul difficile argomento
con piú dati possibili ed immagini.
Intanto che lei studia, sulla Terra
accadono incresciosi avvenimenti:
crollano ponti, il dollaro bastona
le monete, i cinesi si accaparrano
pozzi, miniere, appartamenti e store,
e pagano in contanti. Come facciano
non c’è sonda che possa sceverarlo.
E così non è chiaro come faccia
quella specie di rozzo scaldabagno
a varcare le fasce di Van Allen
giungere al Sole e registrare al volo
dati precisi e numeri attendibili
dal ribollente forno al calor bianco.
Gente che sbaglia i calcoli di stralli
come pretende di vagliare il Sole?
Si ha l’impressione che la sceneggiata
del modulo sapiente incaricato
di sondare la stella più brillante
serva soltanto a depistare il volgo,
distrarlo dalle vere problematiche:
gli esodi, lo spread e la miseria
di molti cittadini del pianeta
provocata da banche e finanziarie,
dai magheggi di Borsa diventati
il Vangelo dell’Ordine Mondiale.
Un’illusione quindi come tante,
questo trucco spaziale recitato.
Lo prendiamo per vero come altri
propinati nel tempo per calmare
gli umori delle folle depredate,
tutte le fole e i vari scaltri inganni
cui s’aggiunge l’impresa della sonda,
utile tuttavia a chi dal lancio
s’aspetta l’incremento del bilancio.
Il cronista